A Lampedusa
CAMPO AMNESTY 2019
Secondo Unhcr e Oim, il Mediterraneo è la rotta migratoria più letale al mondo. Il nostro mare rimane ancora oggi il simbolo dei flussi migratori di questi anni, e Lampedusa continua a rappresentare una ferita aperta, un interrogativo, una sirena che richiama tragedie ma anche commoventi momenti di accoglienza e solidarietà.
Anche quest’anno, torniamo a Lampedusa per offrire l’opportunità ai partecipanti non solo di conoscere meglio e più da vicino le dinamiche di accoglienza e protezione in Italia, ma anche di indagare le vite vissute oggi sulle altre sponde del Mare Nostro.
Anche quest’anno, i momenti formativi saranno integrati dalle testimonianze di chi vive l’isola nella complessità di tutti i giorni.
E anche quest’anno, a rendere più piacevole la nostra settimana di formazione per l’attivazione, sarà presente la cucina di Lorenzo Leonetti, chef del Grandma Bistrot.
Attenzione. Coerentemente con la mission di Amnesty International, il campo non si pone tra i suoi obiettivi quello dell’assistenza umanitaria diretta ai migranti essendo un campo di attivismo e non di volontariato o di lavoro. Quindi non si andranno né a soccorrere né ad “aiutare” i migranti.
Quota di iscrizione: a partire da 395 euro esclusa quota associativa. La quota varia in base all’alloggio scelto (tenda o bungalow). Le iscrizioni proseguono fino a esaurimento posti.
Cosa comprende la quota di iscrizione? La quota di iscrizione comprende tessera associativa, vitto, alloggio e costi di trasferimento dall’aeroporto di Lampedusa al camping “La roccia”.
CAMPO AMNESTY 2016
Lampedusa 18-35
- Il campo si svolgerà al campeggio La Roccia, Lampedusa (Ag)
- Qui trovi tutti gli altri dettagli
- La partecipazione è riservata ai soci. Non sei socio? La tessera costa €35
- Se scegli il pernottamento in tenda: € 300 (€ 270 se paghi entro il 6 maggio)
- Se scegli il pernottamento in bungalow: €420 (€ 378 se paghi entro il 6 maggio)
- Se scegli l’opzione tenda, puoi portare la tua o usare una messa a disposizione da Amnesty (circa 10 disponibili). Il costo non cambia
A breve sarà disponibile il programma, la cui struttura sarà molto simile a quella dello scorso anno. Si incontrano alcuni tra i massimi esperti italiani sul tema e si approfondisce il tema dai vari e complessi punti di vista. Si conoscono i lampedusani, attivisti per scelta o necessità, ormai insofferenti a anni di riflettori, domande, promesse, arrivi e partenze. Si mette in circolo quello che si sa e quello che si è. Si conoscono le tecniche di campagna e di mobilitazione della società civile e si sperimentano in diversi workshop, tra cui uno sull’organizzazione di un flash mob.
È un campo di lavoro?
Si sperimenta una modalità di condivisione degli spazi e delle attività quotidiane basata su una cooperazione autentica. Ci si dà delle regole base di convivenza civile nel gruppo. Si cerca anche di trovare un equilibrio tra i momenti di lavoro e di approfondimento e il richiamo del mare e del sole. In questo senso, se possibile, consigliamo anche di arrivare qualche giorno prima o di restare qualche giorno dopo la durata del campo per godere appieno dell’isola e delle sue bellezze.
Perché lì?
Perché è terra di accoglienza da sempre. Perché è un luogo simbolo in cui continuano ad arrivare i migranti. Perché c’è un hotspot. Perché i lampedusani che si svegliano nel cuore della notte solo per dire “welcome” durante le operazioni di sbarco, che tengono aperta la biblioteca per ragazzi e che vivono l’isola ogni giorno, non si possono proprio non conoscere.
Cosa si fa a un campo Amnesty a Lampedusa?
Si scopre una nuova prospettiva su un tema mediaticamente noto e drammaticamente irrisolto sul quale giorno dopo giorno si conferma l’inadeguatezza delle risposte europee in materia di diritti umani. La prospettiva di un’isola di approdo, con tutte le sue difficoltà ma anche con tutta la forza antiretorica dei suoi abitanti, di chi sull’isola ci nasce e prova a crescerci. Si fa un’esperienza indimenticabile con persone affini per interesse e sensibilità. Lampedusa, isola dei diritti umani CAMPO PER I DIRITTI UMANI - LAMPEDUSA 2015 Dal 19 (ore 18.00) al 26 luglio (ore 12.00)
da 17 anni in su
Numero partecipanti: 60
Chiusura iscrizioni: 3 luglio
Quota di partecipazione
Euro 295,00 > tenda
Per partecipare al campo è richiesta l'iscrizione ad Amnesty International.
Quote associative 2015/2016:- Euro 15,00 soci junior- Euro 35,00 soci ordinari
ISCRIVITI ONLINE
Che senso ha andare a Lampedusa per il quinto anno consecutivo con un campo estivo per i diritti umani? Cos'è cambiato in questi cinque anni?
Le persone continuano a morire nel nostro mare: dal 2000 almeno 23.000 sono annegate o disperse, 3400 solo nel 2014. E se nel 2014 l'operazione Mare nostrum ha portato al salvataggio di oltre 150.000 persone, con la chiusura dell'operazione, già sono morte centinaia di persone e il numero crescerà se l'Unione europea non anteporrà la difesa delle persone a quella delle frontiere.
Per questo raccoglieremo ancora una volta in quella terra-simbolo di approdo, morte e speranza uomini e donne da ogni parte d'Italia per vedere, confrontarsi, capire, formarsi con esperti e protagonisti delle tematiche migratorie. Interventi, condivisione di esperienze ma anche attivazione: a partire dal terzo giorno avvieremo un workshop di ideazione e realizzazione di una mobilitazione che da Lampedusa arrivi dritta all'Europa.
Partito come esperimento condiviso e realizzato in collaborazione con associazioni e realtà locali, l'edizione del 2011 è diventata uno stimolante cantiere dove incontrare chi a Lampedusa vive, lavora, accoglie, si batte per i propri diritti e per il rispetto dei diritti degli altri; per chi si impegna per la salvaguardia della realtà lampedusana, dell'ambiente naturale, così prodigioso e così fragile; per chi non ha paura di accogliere, ma insieme pretende serietà nella risposta a una situazione unica nel suo genere.
Anche quest'anno il programma si articolerà in incontri, dibattiti, laboratori di approfondimento e di formazione, gestiti e realizzati dai maggiori esperti di diritti umani, di comunicazione, attivismo in Italia.
Saremo ospiti del campeggio La Roccia (www.laroccia.net) e metteremo a disposizione fra i 25 e i 35 posti in tenda doppia.
Trovate qui sotto un racconto (in italiano) dell'esperienza dello scorso anno, e un po' di foto e video.
Per maggiori dettagli sul programma e per maggiori informazioni su come partecipare si può scrivere a campogiovani@amnesty.it
o telefonare: 064490220 - 328 7412913
Per fare tutto questo, il campo sarà realizzato in collaborazione con Alternativa Giovani Lampedusa e Legambiente Lampedusa. https://www.flickr.com//photos/amnestyitalia/sets/72157627142981761/show/ A Lampedusa dal 20 al 27 luglio il quarto campo sui diritti umani di Amnesty International CS104-17/07/2014 Si svolgerà da domenica 20 a domenica 27 luglio a Lampedusa il campo estivo sui diritti umani di Amnesty International Italia, giunto alla quarta edizione.
Per una settimana, i circa 60 partecipanti prenderanno parte a seminari, incontri con la popolazione e iniziative pubbliche sul tema della difesa dei diritti umani dei migranti e dei rifugiati e lanciare, da un luogo-simbolo come Lampedusa, l'appello della campagna europea di Amnesty International "Sos Europa", che chiede all'Unione europea (Ue) e ai suoi stati membri di dare priorità alle persone prima che alle frontiere, attraverso il rafforzamento delle attività di ricerca e soccorso in mare, di cui l'operazione "Mare nostrum" è un positivo esempio, avendo salvato oltre 50.000 persone dall'ottobre 2013.
Venerdì 25 i partecipanti al campo prenderanno parte alla prima "Veleggiata per i diritti umani", una regata organizzata insieme alla Lega navale italiana - sezione di Lampedusa e Linosa: derive, tavole a vela, cabinati e catamarani con le insegne di Amnesty International partiranno da Cala Pisana alle 10 per farvi ritorno, dopo un passaggio di fronte all'isola e alla spiaggia dei Conigli. Seguiranno le premiazioni.
Parteciperanno al campo di Lampedusa anche Hussain Majid e Said Islam Yaccub, testimoni provenienti dal campo europeo di Amnesty International di Sofia (Bulgaria) e dal "Siciliambiente" film festival di San Vito Lo Capo.
Gli stati membri dell'Ue spendono ogni anno milioni di euro per proteggere le loro frontiere con recinzioni, sistemi di sorveglianza sofisticati e pattugliamento. Tra il 2007 e il 2013 l'Ue ha speso quasi due miliardi per proteggere le sue frontiere ma solo 700 milioni di euro per proteggere i richiedenti asilo e i rifugiati.
L'Ue e gli stati membri stanno inoltre finanziando e cooperando con i paesi vicini, come la Turchia, il Marocco e la Libia, per creare una zona cuscinetto in grado di fermare migranti e rifugiati prima ancora che raggiungano i confini dell'Europa. Allo stesso tempo stanno chiudendo un occhio sulle violazioni dei diritti umani che migranti e rifugiati soffrono in questi paesi. Domani a Lampedusa la prima "veleggiata per i diritti umani" di Amnesty International Italia CS110-24/07/2014 Venerdì 25 luglio, nelle acque di fronte al molo di Cala Pisana, gli attivisti del quarto campo per i diritti umani a Lampedusa e 20 allievi della scuola di vela della Lega Navale - Lampedusa e Linosa, hanno realizzato la prima veleggiata per i diritti umani. Il messaggio lanciato ai leader europei: prima le persone e poi le frontiere! Venerdì 25 luglio, con la prima "veleggiata per i diritti umani", le attiviste e gli attivisti che stanno partecipando al campo per i diritti umani di Amnesty International Italia a Lampedusa chiederanno ai leader dell'Unione europea (Ue) di rispettare i diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo e fermare le sempre più numerose morti in mare.
La "veleggiata per i diritti umani", organizzata in collaborazione con la Lega navale italiana - sezione di Lampedusa e Linosa, rientra nell'ambito della campagna "Sos Europa: prima le persone, poi le frontiere" di Amnesty International.
Inizierà alle 10, nelle acque di fronte al molo di Cala Pisana, con una serie di attività educative sui diritti dei migranti e dei rifugiati rivolte a bambine e bambini della scuola di vela della Lega navale italiana - sezione di Lampedusa e Linosa e proseguirà con una mobilitazione in mare e in spiaggia che coinvolgerà gli attivisti in un confronto simbolico con i leader europei per chiedere che le persone vengano prima delle frontiere.
Derive, tavole a vela e catamarani affronteranno un percorso a bastone tra due boe. I cabinati invece faranno una veleggiata costiera con boa di disimpegno antistante Cala Pisana con ritorno a Cala Pisana. Seguiranno le premiazioni dei vincitori di ciascuna categoria.
Nel corso della giornata, verranno raccolte firme per l'appello che chiede ai leader europei il rispetto dei diritti umani dei migranti e dei rifugiati. Saranno coinvolti anche bambine e bambini, che scriveranno il loro messaggio su una vela e lo firmeranno con le impronte delle mani.
Con questa mobilitazione, Amnesty International Italia vuole mandare un messaggio forte e chiaro: non si può più restare in silenzio di fronte alla continua perdita di vite umane in mare nella totale indifferenza degli stati membri dell'Ue.
Negli ultimi mesi, Amnesty International ha ripetutamente chiesto ai governi dell'Ue di rafforzare le attività di ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo. Mentre lo sforzo intrapreso dall'Italia con l'operazione "Mare nostrum" va apprezzato, è chiaro che rafforzare le attività di ricerca e soccorso in mare può essere fatto efficacemente solo attraverso un'azione congiunta cui tutti gli stati membri dell'Ue devono contribuire.
Le politiche e le prassi dell'Ue su immigrazione e asilo hanno avuto l'effetto di spingere le persone a intraprendere viaggi sempre più rischiosi. L'Europa e i suoi stati membri devono agire insieme per garantire ai rifugiati e richiedenti asilo canali sicuri e legali di accesso nell'Ue, aumentare il numero dei posti messi a disposizione per l'accoglienza degli stessi e assicurare protezione internazionale a chi, scappando da guerra e povertà, cerca di raggiunge le frontiere dell'Ue.
Dal 20 al 27 luglio a Lampedusa il terzo campo sui diritti umani di Amnesty International Italia CS087 - 18/07/2013 A Lampedusa, Amnesty International Italia apre sabato 20 luglio il suo terzo campo sui diritti umani. Fino al 27 luglio, i 70 partecipanti realizzeranno diverse attività tra cui un laboratorio coadiuvato dall'artista Lorenzo Terranera per comporre alcuni murales per le strade di Lampedusa, raccontando le storie di bambini, donne e uomini in fuga da condizioni di vita drammatiche. I murales saranno realizzati insieme agli ideatori del progetto Colors revolution in Lampedusa.
Nel corso della settimana, sarà assegnato un premio alla migliore opera sui diritti umani nel programma della mostra cinematografica LampedusaInFestival. Le attività del campo saranno raccontate su un nuovo blog ideato per l'occasione.
Amnesty International Italia è a Lampedusa, anche quest'anno, per ribadire l'impegno a fianco di chi su questa meravigliosa isola approda e di chi vi abita, ringraziare i lampedusani della loro generosità, chiedere regole sull'immigrazione e sull'asilo eque e rispettose degli esseri umani, garantire l'accesso dei rifugiati e richiedenti asilo alla protezione internazionale dando priorità al salvataggio in mare e, infine, per tornare a chiedere alle autorità italiane la sospensione degli accordi esistenti con la Libia sul controllo dell'immigrazione.
In occasione di questo evento, l'artista Lorenzo Terranera ha inoltre donato un disegno ad Amnesty International Italia attraverso il quale è stata lanciata un'iniziativa di raccolta fondi. Collegandosi al sito https://www.murales-per-lampedusa.it/ è possibile scegliere una delle tessere che compongono il disegno e contribuire così al sostegno delle attività di Amnesty International in difesa dei diritti umani in Italia e ovunque essi siano violati.
Mobilitazione dei partecipanti al campo 2012 di Lampedusa
Un murales per Lampedusa
FINE DEL COMUNICATO Roma, 18 luglio 2013
Per interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell.348-6974361, e-mail press@amnesty.it
Lampedusa, piacere di conoscerci. A Lampedusa dal 22 al 29 giugno la Festa del turismo responsabile e dei diritti umani, promossa da AITR, Amnesty International Italia, ARCI, ECPAT, IBBY Italia e Legambiente
CS054 - 28/05/2013
Si svolgerà nel segno della filosofia dell'accoglienza che ha reso unica l'isola, la manifestazione promossa da AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) e Amnesty International Italia, in programma a Lampedusa dal 22 al 29 giugno. L'ospitalità degli abitanti di questo avamposto d'Europa, che accoglie con la stessa sensibilità e umanità migranti e turisti, è diventata in questi anni un modello per due organizzazioni come AITR, impegnata per statuto nella promozione di un turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture, e Amnesty International, che ha la sua mission nella promozione e difesa dei diritti umani e a luglio tornerà a Lampedusa per la terza edizione del proprio campo estivo sui diritti dei migranti. La manifestazione "Lampedusa, piacere di conoscerci. Festa del Turismo responsabile e dei diritti umani" si svolgerà con questa connotazione e sarà una festa di tutti e per tutti. L'intenzione è rendere omaggio a una destinazione che ha fatto dell'accoglienza il suo modo di essere, facendosi conoscere in tutto il mondo e trovando nel suo sindaco, Giusi Nicolini, una rappresentanza attenta a coglierne e promuoverne tutti gli aspetti.Partner dell'iniziativa, insieme ad AITR ed Amnesty International, saranno ARCI, ECPAT, IBBY Italia e Legambiente, che svilupperanno eventi e iniziative. Tra questi si segnalano: le visite guidate a cura di Legambiente ai meravigliosi luoghi della Riserva Naturale, tra cui la Spiaggia del Conigli e Cala Pulcino; la realizzazione di laboratori tematici da parte dell'ARCI e degli altri 15 partner del progetto "Mediterranean Networking: step one Lampedusa", promosso dalla rete italiana della Fondazione Anna Lindh in collaborazione con la rete della Tunisia e dell'Albania, tendente alla definizione di azioni comuni per rafforzare il dialogo fra le culture nel Mediterraneo; l'organizzazione, a cura di ECPAT, di laboratori su "Turismo e diritti dei minori" e di una mostra sulla Cambogia e la realizzazione, da parte di IBBY Italia, di una Biblioteca per ragazzi. Come primo atto, IBBY arriverà sull'isola con un camion di libri che costituirà il primo nucleo di una dotazione che andrà man mano arricchendosi. IBBY Italia e Amnesty International proporranno inoltre una serie di iniziative rivolte ai bambini e alle loro famiglie, per condividere la magia che può esercitare la lettura di un libro e scoprire con il gioco l'importanza dei diritti umani.
Sono previste inoltre visite all'Area Marina Protetta a cura del Comune di Lampedusa e Linosa, al Museo delle Migrazioni, al centro di Recupero delle tartarughe a Linosa a cura del CTS e altri importanti appuntamenti, tra cui incontri con la Guardia Costiera, esponenti dell'Amministrazione locale, autorità ecclesiastiche dell'isola, studiosi, storici e artigiani e pescatori per conoscere al meglio questa affascinante isola mediterranea.
Giovedì 27 giugno un convegno sul turismo responsabile e i diritti umani consentirà un approfondimento dei temi dell'iniziativa con rappresentanti istituzionali, del mondo scientifico e dell'associazionismo. Lampedusa, dal 14 al 21 luglio il primo campeggio internazionale per i diritti umani. Attivisti di Amnesty International di circa 20 diverse nazionalità insieme per la promozione dei diritti dei migranti CS84: 13/07/2012 Prende il via sabato 14 luglio il primo campeggio internazionale per i diritti umani promosso da Amnesty International a Lampedusa, dedicato al tema dell'immigrazione e delle violazioni dei diritti umani alle frontiere dell'Europa.
Sino al 21 luglio, circa 75 attivisti e simpatizzanti di Amnesty International provenienti dall'Italia e da altri paesi e sezioni dell'organizzazione in rappresentanza di circa 20 diverse nazionalità, avranno modo di confrontarsi tra loro, impegnarsi in attività di formazione e mobilitazione, incontrare la popolazione e le associazioni locali che si occupano di ambiente e di diritti umani.
L'iniziativa rappresenta un momento saliente dell'attivismo per la campagna di Amnesty International in difesa dei diritti di migranti, richiedenti asilo e rifugiati in Europa, che si concentra sulle politiche di controllo dell'immigrazione alle frontiere da parte dei paesi europei. Al governo italiano, l'organizzazione per i diritti umani chiede di mettere da parte gli accordi con la Libia.
Dopo l'esperimento dello scorso anno, a cui hanno partecipato oltre 50 ragazzi e ragazze italiani, il programma dell'edizione 2012 si articolerà in incontri, dibattiti, laboratori di approfondimento e di formazione, gestiti e realizzati da esperti di diritti umani, di comunicazione, di attivismo in Italia. In particolare gli attivisti, come ambasciatori internazionali della campagna, forniranno aggiornamenti costanti dall'isola attraverso i principali social media, con blog e audiovisivi in versioni multilingue.
'Lampedusa è diventata il simbolo di come i paesi europei e l'Unione europea affrontano l'immigrazione in Europa' ha affermato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia. 'È proprio da qui, che Amnesty International trasmetterà i propri messaggi di solidarietà e di rispetto per i diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati'.