Aver pensato di piegare, spezzare, distruggere la natura per uso e consumo dell'Uomo”.
-nonostante gli evidenti segnali da parte della natura stessa (alluvioni, terremoti, cambiamento climatico etc. etc.) di fatto l'Uomo, sembra proprio non voler “mollare” la presa.
Questa eterna “gara”, su chi è il più forte, “Uomo o Natura?” ci ha portato, con il passare del tempo a dimenticare che, Noi siamo Natura e ne facciamo parte.
Gironzolare, fuori dai centri abitati, spesso significa scoprire “discariche naturali...”.
Qualche “genio”, ha pensato bene di depositarci, magari, solo una “piccola” lavatrice, ma è “bastato” per dare subito il là all'apertura di una sorta di “magazzino” (per usare un eufemismo) all'aperto e in men che non si dica, altri neuroni comandati e guidati da altrettanti Uomini e Donne (la parità va si rispettata... ) hanno contribuito alla creazione di veri e propri siti della “munnezza” del consumismo.
Lavatrici, frigoriferi, materassi, divani o interi e propri arredamenti, tutti buttati li... senza tralasciare i pneumatici che sono tra i più diffusi, per tutto il nostro bel Paese (ma tranquilli non solo a Lampedusa, in Italia... in Europa...anzi non solo in occidente... anzi...)
Fortunatamente i “neuroni” non vengono utilizzati solo per far danni a Lampedusa, all'Italia al mondo, è questo mi sembra doveroso riconoscerlo.
Ho scoperto andando un po in giro, che ci sono persone (non soltanto quelle che ci fanno vedere in TV, sponsorizzate dalle “Grandi” case di moda- rif. TG RAI del 20 ottobre 2019- riutilizzo di materiali di risulta, per creare oggetti, vestiti, etc. etc.. ), che hanno idee veramente utili e geniali! e visto che la TV non ne parla...
Di seguito troverai immagini di “riciclo creativo” scovate qua e là. Se anche tu hai oggetti o altro, creato con il materiale di risulta non esitare a incrementare il book fotografico e postare la tua creazione!
Chissà magari possono stimolare altre persone a fare altrettanto o addirittura arrivare alle “Grandi case...” e realizzare queste nuove idee per un mercato più ampio. Infondo se proprio dobbiamo comprare, comprare e comprare ancora, meglio comprare, comprare e comprare ancora, la nostra “vecchia spazzatura” che crearne di nuova...
Il riutilizzo creativo del materiale di risulta o le così definite “cose vecchie” (che non vanno più di moda), oltre a migliorare la qualità dell'ambiente, la qualità della vita, stimola la creatività, crea lavoro e tanto altro ancora.
A volte, basta poco, un pizzico di buona volontà e consapevolezza.
K.oR
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