Benefici per la salute legati all'attività motoria
BENEFICI PER LA SALUTE LEGATI ALL’ATTIVITA’ MOTORIA
Le evidenze scientifiche presenti nella letteratura internazionale indicano che le epidemie di sedentarietà e di eccesso ponderale rappresentano un fattore di rischio notevole per la salute dell’intera popolazione mondiale.
Analogamente a quanto avviene per il fumo, il rischio per la mortalità aumenta in base agli anni di obesità e di sedentarietà: più anni una persona è stata in una condizione di obesità e sedentarietà, maggiori sono i rischi per la salute.
Nel VI sec. a.c. Ippocrate affermava : “Tutte le parti del corpo che hanno una funzione, se usate con continuità e moderazione si sviluppano normalmente e invecchiano lentamente. Il loro non-uso comporta altresì la predisposizione alle malattie, un ritardato accrescimento e un precoce invecchiamento”.
Tuttavia, le persone “virtuose salutiste” (coloro i quali non fumano, non bevono, svolgono attività fisica e sono normopeso) attualmente rappresentano soltanto il 2,5% della popolazione italiana con più di 3 anni.
Come è possibile aumentare questa percentuale eccessivamente bassa? Attraverso la consapevolezza e la conoscenza di importanti informazioni scientifiche.
Quali sono i benefici per la salute legati all’attività motoria?
Il report pubblicato negli Stati Uniti nel 2008 dal Physical Activity Guidelines Advisory Committee (PAGAC 2008), e utilizzato dal WHO per stilare il documento “Global Recommendations on Physical Activity for Health 2010”, prende in rassegna in maniera sistematica i molteplici vantaggi che l’attività fisica comporta in innumerevoli outcome di salute:
• tutte le cause di mortalità,
• patologie cardiovascolari (coronaropatie, infarti, etc.),
• metaboliche (diabete e obesità),
• muscolo-scheletriche (artrite, osteoporosi, etc),
• tumorali,
• mentali [28].
Ci sono forti evidenze sull’associazione inversa fra l’attività fisica e la mortalità da tutte le cause; si stima una riduzione di circa il 30% nella mortalità per tutte le cause negli individui attivi, sia uomini sia donne, rispetto agli individui meno attivi.
In occidente le malattie dell’apparato cardiovascolare (l'angina stabile acuta, l’aterosclerosi e l'infarto miocardico acuto) costituiscono la prima causa di morte.
Per la salute cardiovascolare ci sono forti evidenze sull’associazione diretta fra la dose (intensità, durata, volume e frequenza) dell’attività fisica e la riduzione della morbilità e della mortalità da stroke, pressione arteriosa, danno coronarico e dislipidemia negli individui attivi, indipendentemente da altri fattori di rischio (il BMI o l’ipercolesterolemia).
L’attività fisica, infatti, influisce su alcuni specifici fattori di rischio:
• ipertensione,
• lipidemia (colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi),
• iperglicemia e aumentata resistenza all’insulina,
• disfunzione endoteliale.
Per quanto concerne le patologie metaboliche, forti evidenze dimostrano un’associazione diretta fra l’attività fisica e la protezione dal diabete tipo 2; l’attività fisica riduce l’attività delle cellule β del pancreas, aumenta la sensibilità all’insulina dei tessuti cellulari, e incrementa la velocità dell'ingresso del glucosio nel muscolo.
L’attività fisica correttamente eseguita favorisce inoltre:
• la riduzione dell’incidenza delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico (artrite, fratture),
• l’aumento della massa magra,
• la riduzione della massa grassa,
• l’incremento di forza e di potenza muscolare,
• la riduzione di circa il 30% del rischio di sviluppare limitazioni funzionali severe o moderate negli anziani, sia uomini sia donne [28,8].
Per quanto riguarda le patologie tumorali, il World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research (WCRF/AICR 2007) ha pubblicato un documento in cui conferma l’associazione protettiva fra attività fisica e cancro del colon retto, della mammella, dei polmoni e dell’endometrio.
“Le principali strategie per ridurre la mortalità per tumore sono rappresentate dalla riduzione del fumo di tabacco, dalla modifica delle abitudini alimentari e dal contrasto all’epidemia di sovrappeso e obesità da ottenersi con opportuni programmi alimentari e un incremento dei livelli di attività fisica”.
Studi di coorte ed RCT mostrano come l’attività fisica sia protettiva sulla salute mentale, sui sintomi depressivi e sul declino cognitivo associati all’età; ulteriori evidenze scientifiche mostrano la riduzione di sintomi ansiosi, disturbi del sonno e la sensazione di stress o fatica.
Maggiori benefici per la salute e per la perdita di peso sono in relazione alla dose di esercizio fisico, e l’importanza dell’attività fisica per l’aumento della spesa energetica e la riduzione o il controllo del peso corporeo, è suggerita da diversi studi.
Praticare una regolare attività fisica di intensità moderata influisce positivamente sullo stato psico-fisico delle persone, concorre a migliorare la qualità della vita, ed è associato positivamente alla promozione di importanti riferimenti valoriali (la tolleranza, la solidarietà, la correttezza e lo spirito di gruppo), contribuendo così alla realizzazione personale e allo sviluppo dei rapporti sociali.
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Dott. Francesco Atanasio
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