3 ottobre 2019
“Bisogna dare la certezza che chi affronta il mediterraneo arrivi su questa terra”
-Ore 05,00 del mattino. E' ancora buio.
Non sono le stelle ad illuminare il cielo di Lampedusa questa volta, ma le fiamme del “barcone della morte”-
Così soprannominato, dal quel 3 ottobre del 2013, dove persero la vita 339 persone.
Sono circa 500 gli eritrei che hanno intravisto le coste di Lampedusa quella mattina, prima che il barcone prendesse fuoco.
3 volte si è girato su se stesso, come il 3 che da inizio al numero dei morti.
Come 3 il giorno dell'accaduto.
Come 3 anni che son passati prima che il senato approvasse la proposta di legge, del “comitato 3 ottobre” per l'istituzione della “giornata della memoria e dell'accoglienza”.
-3 ottobre 2019, la porta d'Europa è circondata da tante persone.
Bambini provenienti da 60 scuole di 20 paesi dell'Unione Europea. "Con l'intento di stimolare le nuove generazioni a diventare motore di cambiamento duraturo attraverso il dialogo e la condivisione con l'altro e la speranza a diventare Uomini e Donne migliori".
I bambini si confondo con gli adulti, e tutti hanno un unico colore. Per un attimo non ci sono differenze di nulla, sociali, di provenienza, di età, colore, tutti uniti per ricordare, quel giorno quando il mediterraneo quella mattina all'alba ha riportato 339 nostri fratelli senza vita.
Un palco “improvvisato” davanti alla porta d'Europa, un unico microfono, per dare voce ad alcuni dei sopravvissuti, che sono per l'occasione ritornati a Lampedusa come testimonianza del dolore.
Solo tre di loro riescono a parlare, ma per pochi minuti, il ricordo e il dolore diventano troppo forti. Si chiudono nel loro silenzio, che dice molto più di tante parole. L'ultimo è un signore della mia età ha perso due figli quella tragica notte ancora dispersi, ma non la speranza di ritrovarli.
Il sindaco di Lampedusa ToTo Martello, prende la parola. Inizia il suo discorso, forse preparato o forse no, ma poi l'enfasi cambia e qualcosa di vero arriva a tutti noi che ascoltiamo in silenzio, come il silenzio del mare oggi, che non è azzurro, ma grigio, che fa quasi pensare che anche il mare non riesce e non vuole dimenticare...
“Bisogna dare la certezza che chi affronta il mediterraneo arrivi su questa terra! Vogliamo un mediterraneo Libero e Pulito!”
Un applauso e un raggio di sole... le nuvole danno spazio alla speranza. Sono passati 6 anni da quella tragica notte, di sbarchi ancora tanti e tanti ancora c'è' ne saranno per tanti fattori. Come infondo è sempre stato. Oggi qualcosa è cambiato? in meglio? In peggio ? Non lo so, o forse si ma non mi va di dirlo. La vita prima di tutto. In attesa che i bambini di oggi diventano degli adulti migliori!
K.oR